Amarone della Valpolicella DOCG 2013
La leggenda vuole che l’Amarone sia nato da una botte di Recioto dimenticata in fondo a una cantina: alla sua riscoperta, il cantiniere si accorse che il dolce tipico del Recioto era completamente svanito, lasciando al suo posto un vino dal gran corpo e con sentori “amari”: da qui il nome Amarone.
Il vino viene prodotto da uve lasciate in appassimento per circa 3 mesi entro cassettine di legno collocate nei fruttai. Viene fatta un’accurata selezione in campo poiché solamente le uve sane e meno compatte sono idonee all’appassimento. Questo periodo è fondamentale per la concentrazione del mosto e lo sviluppo di aromi tipici dell’appassimento.
Successivamente, i grappoli vengono pigiati e il mosto così prodotto lasciato fermentare spontaneamente entro vasche d’acciaio, fino al completo consumo degli zuccheri da parte dei lieviti.
Il vino viene quindi messo in affinamento entro vasche d’acciaio per circa 2 anni, e per circa altri 3 in botti di rovere, prima di essere imbottigliato.
Scheda Tecnica
Il 2013 è stata una annata molto difficile, soprattutto per le uve destinate ad appassimento: la piovosità eccessiva (1400 mm di pioggia in un anno), unita ad un grossa pioggia nel mezzo della vendemmia e un inizio di appassimento con temperature molto calde, hanno portato ad un proliferare di botrite in fruttaio sulle uve raccolte dopo la pioggia. La proliferazione della muffa è stata bloccata solamente da una ulteriore cernita a mano eseguita a novembre.
Siamo così riusciti a prolungare fino ad inizio febbraio l’appassimento, riuscendo a raggiungere una gradazione poco sotto la norma.
L’affinameto in legno è stato fatto per 4 anni in botti grandi (10 hl) di rovere.
Il vino si presenta molto fresco e vivo (grazie all’annata fredda), all’apparenza leggero e semplice, ma che rivela invece una complessità inaspettata.